Ora fanno sapere i forum improvvisamente, quando la fusione sembrava un dato di fatto e dovevano solo decidere quando chiudere l’operazione, “l’assemblea della Sasi decide che l’Isi deve sciogliersi e rimettono tutto in discussione. Entrambe le società hanno gli stessi soci, ovvero i sindaci.
Ma rimaniamo perplessi -commentano i forum H2o- davanti alla scelta dell’assemblea di una società di decidere per lo scioglimento di un’altra.
I mesi passano e le due società continuano a convivere e la fine di questa convivenza sembra allontanarsi sempre più. Mentre la cittadinanza continua a sopportare i disagi dovuta ad una cronica mancanza e ad una rete che appare inadeguata: è notizia di queste ore che ben 11 comuni sono rimasti per molte ore senza erogazione idrica, anche recentemente (nonostante l’estate sia ormai lontana e quest’anno sia stata molto piovosa) a Vasto ci sono stati interi quartieri per giorni senz’acqua mentre a Monteodorisio la mancanza d’acqua è durata per giorni e giorni”.
In occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione della Sasi, il 28 luglio 2013 i forum comunicano di aver chiesto il rispetto della volontà popolare espressasi con i referendum del 12 e 13 giugno 2011 (quando 600.000 abruzzesi si espressero a favore dell’acqua bene comune), che stabilivano anche la cancellazione della “remunerazione del capitale†dalle bollette, e che la discussione sui CdA lasciasse spazio ad “un dibattito reale sulla gestione†a partire dalle gravissime emergenze che soffrono vari territori.
“15 mesi dopo si sta ancora discutendo della compresenza di due CdA -sottolineano i coordinatori dei forum-con una retromarcia che rischia ancora di allungare tantissimo i tempi mentre c’è chi propone commissioni d’inchiesta bi-partisan.
Mentre della cancellazione della remunerazione non si ha traccia alcuna.
Ora basta! L’Acqua è bene comune, non bene politico da spartirsi tra centro destra e centro sinistra, altro che commissioni d’inchiesta che si ritroverebbero ancora a doversi spartire gli stessi che non ancora concludono la vicenda della convivenza Sasi-Isi. Si rispetti la volontà dei cittadini e si porti al centro soltanto il bene comune, le esigenze della cittadinanza e la fine delle ripetute emergenze idriche”.
Al coro di proteste dei movimenti dell’acqua si aggiunge anche Sinistra Anticapitalista Abruzzo che annuncia
“L’Acqua è un bene comune. Sancito a livello internazionale, ribadito da oltre 600.000 abruzzesi e 27 milioni di italiani con il voto referendario del 12 e 13 giugno 2011 (mobilitazione della quale fummo partecipi).
La gestione del servizio idrico non può e non deve avere altro obiettivo che la difesa dell’interesse pubblico e della sua natura di bene comune. In Provincia di Chieti esistono due società, una per la proprietà (l’Isi) e una per la gestione delle reti (la Sasi). PD, FI e gli altri partiti protagonisti delle “larghe intese†dei governi Monti, Letta e Renzi e al governo (con vari assetti) dei comuni, delle Province e della Regione Abruzzo da tempo si son presi l’impegno di superare questa doppia presenza e di dar vita ad una sola società”.
Sinistra Anticapitalista Abruzzo commenta come quasi un anno e mezzo fa la soluzione prospettata fu quella di incorporare la Sasi nell’Isi.
Oggi rimarcano i coordinatori SAC dopo che da mesi e mesi si attendeva la fine della vicenda, tutto è tornato in discussione “perché l’assemblea della Sasi (dove è predominante il PD) ha deciso di rimettere tutto in discussione e di chiedere lo scioglimento dell’Isi. Forza Italia ha rigettato questa ipotesi, criticando i sindaci del PD e chiedendo una “commissione di sindaci di sinistra e di destra†dove per sinistra viene inteso il PD. Non aggiungiamo nulla alla immensa letteratura fatta di appelli, comunicati, volantini, manifesti e tanto altro su PD e sinistra … Non soltanto PD e FI non riescono ancora a concludere la vicenda ma si vuol addirittura creare una commissione totalmente divisa tra loro”.
Per Sinistra Anticapitalista Abruzzo se bisogna valutare cosa fare e quali sono le proposte e la situazione, le valutazioni possono essere solo tecniche e perseguire l’interesse e il bene pubblico, aprendo quindi alle istanze della cittadinanza e alle formazioni sociali portatrici di “interessi diffusiâ€, a partire dai movimenti e dai comitati Acqua Bene Comune protagonisti della vittoria referendaria del giugno 2011 e dalle associazioni di cittadini.
“L’Acqua non è un bene dei partiti. -commenta Sinistra Anticapitalista Abruzzo- La vicenda del superamento della convivenza Isi-Sasi va conclusa il primissimo possibile. Non ci possono essere più tentennamenti e non si può rimanere a discutere di consigli di amministrazione e società all’infinito. Si realizzi un’unica società pubblica e ci si impegni soltanto ed esclusivamente per la difesa degli interessi della cittadinanza e il suo diritto all’acqua. Ripetutamente la cittadinanza continua a sopportare i disagi dovuta ad una cronica mancanza e ad una rete che appare inadeguata, anche quest’anno nonostante l’estate sia ormai lontana e sia stata caratterizzata da frequenti e forti piogge. 11 comuni sono rimasti per molte ore senza erogazione idrica negli ultimi giorni, fino a poche settimane fa a Vasto ci sono stati interi quartieri per giorni senz’acqua mentre a Monteodorisio la mancanza d’acqua è durata per giorni e giorni”.
Sinistra Anticapitalista concludendo la nota informa che continuerà a sostenere i movimenti e le associazioni per l’Acqua Bene Comune e le loro istanze. Chiedendo il rispetto della volontà dei cittadini SAA rilancia l’idea che si porti al centro soltanto il bene comune, le esigenze della cittadinanza e la fine delle ripetute emergenze idriche. “Consigli di amministrazione, società, diatribe da grandi partiti animate dall’uno o dall’altro a seconda di chi è maggioranza e di chi opposizione lascino il passo il primissimo possibile”.