“SEL respinge l’accusa di essere “stampella†del PD -comunica il Circolo SEL Penne – Area Vestina- e ribadisce pieno sostegno e fiducia nell’operato del capogruppo Matteo Tresca condividendone l’azione si qui svolta all’opposizione dell’Amministrazione guidata dal sindaco Rocco D’Alfonso.
La netta contrarietà alla delocalizzazione della scuola Mario Giardini è stata espressa in modo chiaro e trasparente attraverso l’unico voto contrario in aula da parte del rappresentante di PenneSì e non corrisponde a verità il fatto che mancava il numero legale. Rifondazione Comunista non ha saputo fare bene i conti!
Ed infatti, erano presenti in aula 9 consiglieri di maggioranza (8 più il sindaco), se intendeva uscire, il presidente Vellante avrebbe dovuto dichiarare la propria intenzione di abbandonare l’aula prima di aprire la votazione e doveva farsi sostituire dal vicepresidente.
Invece non l’ha fatto ed a quel punto la delibera aveva i numeri per essere approvata. Il Partito della Rifondazione Comunista ha fatto male i conti: soltanto se fossero stati presenti i consiglieri Severo e Solini ed entrambi avessero votato contro, l’esito del voto sarebbe stato: 8 a favore, 1 astenuto ed 8 contrari e la delibera non sarebbe stata approvata”.
SEL ribadisce come il loro rappresentante in Consiglio Comunale continuerà a portare avanti le nostre idee e ad attuare il programma presentato alle ultime elezioni nel rispetto del ruolo che i cittadini hanno scelto.
Nella nota SEL ricorda che PenneSì è nata nel 2011 dopo che il Partito Democratico non ha voluto che si svolgessero le primarie di coalizione invocate da SEL e dalla Federazione della Sinistra sin dal mese di settembre 2010.
“Il PD -commentano decise di imporre agli alleati la candidatura a sindaco dell’attuale primo cittadino Rocco D’Alfonso e si è assunto la responsabilità politica di determinare la rottura della coalizione.
Spiace constatare che per la seconda volta il Partito della Rifondazione Comunista decide di abbandonare in corsa il candidato sindaco sostenuto alle elezioni. Lo aveva già fatto nel 2006 dopo aver contribuito, pur senza eleggere propri rappresentanti, alla vittoria del sindaco Ezio Di Marcoberardino e prendendo in seguito le distanze dalla lista “Unione per Penne†appoggiata al momento del voto”.
L’auspicio di SEL ora è quello di ricostruire l’unità del Centrosinistra in vista del futuro per concordare un percorso condiviso ed innovativo.
Naturalmente commentano se ci saranno le condizioni. “Nella nostra storia abbiamo dato prova di saper dire di no, di non fare accordi ad ogni costo e di non andare alla ricerca di facili populismi“.