Tra gli obiettivi del progetto c’è sicuramente anche l’aumento dell’utenza
dello stesso museo attraverso la realizzazione di attività di natura
imprenditoriale e culturale che possano coinvolgere un più ampio
pubblico e diversi target di riferimento.
Il progetto è stato presentato nell’Ufficio del sindaco del capoluogo
teatino, Umberto Di Primio, ed è realizzato dal Comune di Chieti grazie
al supporto della Fondazione Carichieti e il supporto delle associazioni
Officina d’Arte e TV Shock e di Mariapaola Lupo, ufficio Cultura del
Comune di Chieti.
Il Museo, ubicato nel palazzo seicentesco Martinetti Bianchi, vanta una
collezione di opere d’arte che vanno dal XIV secolo ai giorni nostri e
opere letterarie, come il testo originale de La figlia Di Iorio di Gabriele
D’Annunzio. Elemento distintivo del museo, inoltre, è la sua storia, che lo
contraddistingue come il più antico della città di Chieti. La sua fondazione,
infatti, si fa risalire al 1573 quando il nobile teatino Donato Alucci donò la
sue opere al Collegio dei Gesuiti, attuale sede del Museo.
Le collezioni museali del Barbella sono per la maggior parte frutto di
donazioni e possono essere suddivise in tre sezioni in ordine cronologico:
la sezione d’arte tardo medioevale, con frammenti di affreschi e opere
su tavola provenienti da antiche chiese della città e della provincia; la
sezione d’ arte moderna, che costituisce il nucleo principale della raccolta,
con pregevoli tele del settecento napoletano e veneto e con opere degli
artisti abruzzesi più famosi quali de Laurentiis, F.P. Michetti, F. Palizzi, B.
Cascella, C. Barbella e altri; la sezione d’ arte contemporanea che espone
opere provenienti dal Premio Michetti di Pittura che si svolge ogni anno
a Francavilla al Mare. In particolare, le tele di artisti quali: Memmo, Di
Fabrizio, Marcantonio, Falconi, Mezzanotte, Ercole.
A ciò si aggiunga
la recentissima donazione del gallerista di origine abruzzese Alfredo
Paglione che comprende opere di Aligi Sassu, Giorgio De Chirico e Renato
Guttuso. Nel Museo, inoltre, è presente anche una collezione di maiolica
abruzzese grazie alla recente donazione Paparella-Devlet, costituita da
molti pezzi che documentano l’attività artistica dei maggiori esponenti
della scuola di Castelli tra il seicento e il settecento.
Questi sono gli obiettivi del progetto: rendere il Museo Barbella una
realtà nota sul territorio regionale e nazionale, con una programmazione
innovativa, dedicata soprattutto alle produzioni artistiche della
contemporaneità; potenziare l’offerta sia dal punto di vista della
didattica, sia dal punto di vista dell’organizzazione di eventi e di mostre;
uniformare il museo con gli standard museali applicati dalla Regione
Abruzzo; promuovere attività di ricerca fondi.
Queste sono invece le attività in programmazione per quanto riguarda gli
eventi: visite guidate; mostre d’arte; corsi di pittura; mostre fotografiche;
presentazione di libri; conferenze; corsi culturali; corsi di formazione;
eventi. Per quanto riguarda la comunicazione, si prevede: logo e
immagine coordinata del Museo; sito del Museo; pagina Facebook;
presenza sugli altri social network, soprattutto quelli di promozione
turistica; produzioni materiali; attività di emailing marketing.
“Il progetto – ha detto Mariapaola Lupo – è venuto fuori da un’esigenza
del Museo Barbella emersa in questi anni. Siamo riusciti ad avere un
incremento del 100% del numero dei visitatori, in occasione della
Settimana Mozartiana abbiamo raggiunto i 1.300 visitatori, per il Museo
Barbella è un record. È un progetto per il quale ci abbiamo lavorato
molto tempo ed è costato pochissimo riuscendo a fare delle cose per il
nostro territorio. Vogliamo rilanciare il progetto attraverso operazioni di
marketing.
Abbiamo una serie di attività che seguono una linea guida ed
avremo iniziative legate al mondo dell’arte contemporanea. Questo si
sposa molto bene con il progetto Graffiti Art di Ch’art. abbiamo quindi un
percorso ed è nato da un’osservazione del territorio, da un’analisi della
domanda. Si pensa anche all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Il Museo sta diventando un vero e proprio luogo della cultura, quindi
noi siamo attenti a tutte quelle attività che hanno a che fare con i beni
culturali. Il personale del Museo Barbella è eccezionale, ci permettono
di fare cose a costo zero che negli altri Musei avrebbero avuto dei grossi
costi, sentono il Museo come una parte della loro vita, di casa loro e
dovrebbe essere sempre così. In estate vorremmo portare il Museo nella
città per far vivere l’arte all’interno del tessuto cittadino urbanoâ€.
“Ringrazio il personale del Museo Barbella per la disponibilità – ha
affermatoAnnalisa Di Matteo dell’associazione Officina d’arte – abbiamo
sviluppato un programma dell’attività che rispecchia a determinati
target che si incentrano sui giovani, sugli studenti e sugli artisti stessi. Le
attività sono abbastanza varie.
Si vuole organizzare un concorso a livello
regionale che si chiama ‘Arte in foto’ che unisce l’arte alla fotografia.
Vogliamo occuparci dell’arte più tradizionale e di quella contemporanea e
vogliano coinvolgere la cittadinanza a 360°, con il coinvolgimento sia delle
eccellenze che dei giovani, le promesseâ€.
Francesco Rapino