“In un contesto di grande difficolta’ per l’area moderata in provincia di Pescara – sostengono i 3 neo eletti la cui lista era rappresentata dal presidente uscente Guerino Testa, anch’egli eletto consigliere l’essere riusciti ad affermare 31.206 voti ponderati, rappresenta un dato che deve riempire di soddisfazione tutti i candidati della lista e soprattutto sindaci e consiglieri che hanno dato fiducia ad un progetto civico che rappresenta un punto di partenza per la riaffermazione di un’alternativa fatta di serieta’, onesta’ e capacita’ amministrativa.
A tutti gli amministratori che ci hanno premiato -commentano nella nota i neo eletti- con la loro fiducia va il nostro ringraziamento – aggiungono i neo-consiglieri – poiche’ trovare motivazioni ed entusiasmo in questa fase di crisi dell’area politica di riferimento e nonostante gli inopportuni segnali di disimpegno verso questa competizione giunti dai referenti dei partiti del centro-destra pescarese, che sono stati totalmente latitanti, non era assolutamente facile e testimonia ancora di piu’ la imminente necessita’ che l’azione politica dei moderati nella provincia di Pescara torni ad occuparsi e ad essere occupata anche e soprattutto dai rappresentanti delle aree interne che hanno dimostrato in piu’ occasioni coesione, consenso e merito.
Pertanto, il nostro impegno – affermano Marinelli Lattanzio e D’Incecco – sara’ quello di metterci al servizio di tutti gli amministratori locali, con una rinnovata attenzione soprattutto verso i piccoli comuni, per fornire risposte immediate e risolutive alle loro esigenze sempre crescenti e di maggiore difficolta’, orientando l’apparato provinciale verso il supporto costante e costruttivo ai territori, con l’obiettivo concreto di porre al centro dell’azione dell’ente la viabilita’, la prevenzione dei dissesti idro-geologici, le politiche attive per il lavoro ed una rinnovata strategia turistica per le aree interne ed i borghi.
Al Presidente Di Marco – concludono gli esponenti di #ProvinciaPrima – non nascondiamo la preoccupazione che l’evidente riemergere del partito dell’acqua, peraltro surrealmente incombente in gran forze nella sala Tinozzi gia’ dalla notte dello spoglio, possa rappresentare un grave ritorno a pratiche che si sperava oramai debellate e ad interessi estranei alla tutela dei territori, ambiente per primo.
Attendiamo in questo senso da subito, da una figura che il legislatore ha volutamente sottratto a logiche di minoranza e maggioranza, un chiaro segnale di rottura e di rinnovamento ed in tal caso il nostro sara’ un supporto altamente costruttivo e leale, come la nostra storia personale e politica insegna, diversamente tuteleremo, con ogni mezzo e con la determinazione di sempre, i territori da ulteriori tentativi di saccheggio e devastazione ad opera dei soliti noti, a causa dei quali la provincia di Pescara presenta ferite ancora aperte”.
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