Scrive Di Stefano “Di fronte ai drammatici problemi finanziari e di credibilità delle istituzioni e in particolare del Comune di Montesilvano, in nome del bene comune che ci deve unire, invito i consiglieri d’opposizione del Comune di Montesilvano a raccogliere l’appello della città, dando al Sindaco la possibilità di ritirare le proprie dimissioni e restituendo ai cittadini, un governo di larghe intese, aperto a tutte le forze politiche, che lo sostenga nell’opera di risanamento economico e morale della città.
Al Sindaco chiediamo di avviare un patto di responsabilità con le forze sane della città, un accordo trasparente e partecipato, che avvii finalmente il risanamento finanziario, urbanistico, del verde, della viabilità’ e della qualità ambientale, per un Comune vicino alle esigenze sociali dei cittadini più svantaggiati.
Non dico in bocca al lupo Montesilvano ma dico, Montesilvano risorgiâ€.
Non sposa la sua linea il suo partito che dopo il documento politico uscito dall’ultimo direttivo sottolinea “sia chiaro che nel Pd non c’è spazio né per i transfughi né per i voltagabbana, che disattendendo il mandato elettorale dei cittadini, hanno creato autonomamente entropia, bypassando una riflessione politica partecipata e condivisa con il partito, i cui orientamenti in Consiglio sono il risultato di un processo democratico partecipato tra i membri del direttivo, senza mai dimenticare quanto proposto ai nostri elettori. Tutti gli imbarazzanti i comportamenti in controtendenza con la linea del PD saranno presto al vaglio della nostra Commissione di Garanziaâ€.
Non risparmia critiche il PD al Movimento 5 Stelle, e segnatamente al suo capogruppo, già due volte candidato Sindaco, Manuel Anelli, che chiama in causa il Partito Democratico, auspicando la sua collaborazione per l’opposizione al Sindaco Maragno, a cui a suo dire “non farebbero e non dovremmo fare alcuno scontoâ€.
«La ormai non più modesta esperienza del giovane Anelli – dichiara la segretaria cittadina PD Romina Di Costanzo – lo ha portato ad acquisire una maestria politichese e parolaia degna del più navigato dei rappresentanti politici che tanto dichiara di avversare.
La stampa locale, infatti, non smentita, riporta un quadro diverso tra i 5 Stelle, l’â€eroe†Maragno e la sua claudicante maggioranza. Un quadro che parla di convergenze, di accordi, di appoggio tecnico, in sostanziale sintonia con quelli che i pentastellati definiscono sprezzantemente “transfughiâ€Â».
«Alla luce di tutto ciò – continua Di Costanzo – sarebbero da interpretare come boutades, pertanto le affermazioni “Il M5S non tiene a galla Maragnoâ€, “non siamo e non saremo la stampella di nessunoâ€, “inchini e sconti non ne facciamoâ€, così come infine “tutti a casa è ancora validoâ€.
Le Stelle saranno sempre al loro posto – recitano i grillini – ; solo che non si capisce quale sia il loro concetto spaziale.
Quello che emerge è che, in netta controtendenza nazionale, mentre al Circo Massimo si predica l’abbandono del Palazzo e il ritorno tra la gente, a Montesilvano si predica la partenza dalla gente per l’entrata a Palazzo. Perché naturalmente, come nella migliore tradizione del “trasformismo†militante, la mutevolezza delle posizioni sarebbe ispirata “dal bene per la cittàâ€Â».
«Stia sereno il M5S locale – conclude la segretaria cittadina del PD-: il Partito Democratico ha ben chiaro il suo progetto per la città che ha presentato a gennaio ai cittadini in un documento programmatico “Montesilvano Actâ€, in tempi che non facevano presagire elezioni e che è stato recepito quale ossatura portante del programma del Candidato Sindaco di centro-sinistra durante le amministrative di appena quattro mesi fa. La data di scadenza delle nostre idee non è ancora arrivata».