«Il 28 giugno scorso, esattamente3 mesi fa, scrivevamo: “ Come ha dimostrato l’acceso e travagliato dibattito per la nomina della nuova giunta, c’è il forte rischio che Francesco Maragno rimanga ostaggio del coacervo di interessi che lo ha sostenuto. Insomma, come già accaduto per Di Mattia: un film già visto!â€-questo il commento de L’altracittà Montesilvano che continua nella nota- I cinque consiglieri hanno fatto mancare il loro voto alla maggioranza perché reclamano per Forza Italia assessorati, presidenze di Cda e la nomina di 2 nuovi dirigenti: più dei bilanci delle famiglie dei cittadini di Montesilvano hanno a cuore le poltrone.
Maragno è causa del suo male: pur di vincere ha imbarcato i transfughi di Di Mattia e i protagonisti della stagione del Ciclone».
«Trasformisti e “big†del cemento fanno schifo, ma anche chi li vota! -questo l’aspro commento dell’Altra Città- A Montesilvano è evidente che c’è un pezzo consistente di cittadinanza che premia i cambia casacca e i “big†del cemento, protagonisti spregiudicati della politica montesilvanese che sono passati come nulla fosse da Cantagallo a Cordoma, da Cordoma a Di Matttia, fino a Maragno. Un malcostume imperante, fatto di speculazione edilizia, bilanci “allegriâ€, oneri urbanistici non riscossi e politica clientelare che oggi ricade pesantemente sulle casse comunali e dei cittadini: milioni di euro mancanti in bilancio, che si sommano ai tagli agli enti locali voluti dai Governi Berlusconi, Monti, Letta e Renzi con il voto bipartisan di PD e destra».