Tutto ciò nel commento del sindaco verrà fatto anche sulla base degli indirizzi della normativa nazionale, in parte dovrà necessariamente essere oggetto di dismissione.
Il primo cittadino di Montesilvano ha quindichiesto un approfondimento complessivo sulla situazione del Comune all’assessore Caterina Verrigni e al dirigente di settore, Pietro Ventrella, per fugare ogni dubbio e avere una fotografia della situazione certa e definitiva.
«Solo in questa maniera, affrontando con decisione una situazione che si annuncia difficile, potremo prendere le giuste contromisure. Le difficoltà non ci spaventano – spiega ancora Maragno – e soprattutto non abbiamo paura di dire la verità ai Montesilvanesi, che hanno il diritto di conoscere con esattezza la situazione e cosa ci attende nel prossimo futuro. È inutile nascondere la polvere sotto il tappeto, sperando di scaricare i problemi su chi verrà dopo di noi.
È il momento di aprire le finestre, fare entrare aria nuova in Comune e iniziare una nuova stagione di trasparenza e responsabilità, abbinata al contenimento di tutte quelle spese che finora hanno rappresentato delle zavorre nei conti. Abbiamo risparmiato sino a questo momento centinaia di migliaia di euro e proseguiremo lungo questa strada».
Il sindaco Maragno non entra nel dettaglio delle criticità emerse perché «la situazione è ancora in corso di verifica e non vogliamo creare allarmismi.
Al tempo stesso vogliamo informare tutti gli Amministratori, a prescindere dallo schieramento di appartenenza, e più in generale la Città, che i nodi stanno arrivando al pettine, perché è giusto far sapere qual è il punto di partenza dal quale comincia il nostro viaggio verso una Montesilvano migliore.
Il lavoro di ricognizione in corso richiederà ancora del tempo per essere completo perché non riguarderà soltanto aspetti di natura contabile ma anche amministrativa.
Si profila un’azione di risanamento, della quale i cittadini verranno puntualmente informati – conclude – indispensabile per far quadrare i conti, soprattutto oggi in un contesto di crisi economica che pregiudica il pagamento dei tributi, da parte dei cittadini stessi e le conseguenti entrate per il Comune».