“Questo è un tema che si sta ingrandendo sempre di più – ha affermato la
consigliera Guarracino – questo è un problema sociale che non va
assolutamente sottovalutato.
Il fatto che l’Abruzzo abbia il maggior
numero di giocatori e che Teramo sia la terza città in Italia, deve far
riflettere molto. S deve fare qualcosa per questo fenomeno che sta
crescendo in maniera esponenziale. Guardandomi intorno ho visto che il
numero delle donne che vanno a giocare è altissimo.
Se andiamo a
vedere, quanto si gioca in Italia, il 50% delle persone che giocano sono di
sesso femminile. Ogni anno giocano circa 450 mila donne, questa alla fine
diventa una patologia. Dobbiamo considerare che le donne sono le
persone che lavorano di meno ed hanno quindi la possibilità di
guadagnare meno, quindi si procurano soldi per avere la possibilità di un
guadagno facile che lo si vede come unico modo di salvezza.
Diventa
anche facile inserire delle macchine da gioco per chi si vuole aprire
un’attività, questo significa che c’è interesse da parte di qualcuno. È un
problema che va affrontato. Io credo che insieme alla Scuola si potrebbe
intraprendere un percorso con i ragazzi per far capire quanto siano
pericolose queste attività.
Poi bisogna creare una rete con le istituzioni.
Vogliamo creare una nostra ricerca su queste attività. Poi bisogna creare
una rete con le istituzioni. Vogliamo creare un punto di ascolto perché
questo problema donne e uomini lo affrontano in maniera diversa, la
donna ha più paura a chiedere aiuto. Cerchiamo inoltre di portare avanti
un progetto che possa gratificare coloro che non accettano o tolgono le
slot machine dai loro locali.
Questo per noi sarebbe un segnale sociale
che gli esercenti possono dare agli altri. Si deve fare prevenzione con la
premialità o con un intervento nelle scuole. Su 100 milioni di fatturato lo
stato ha 8 milioni di tasse.
Non si può approvare il gioco dicendo di
giocare con moderazione, così come non si possono vendere le sigarette
e dire che fanno male, le due cose non si sposano. Vogliamo creare delle
azioni preventiveâ€.