giovedì , 21 Novembre 2024

Ospedale di Penne: Un corteo per il rilancio

Il movimento di lotta per la sanità vestina annunciando i corteo di domani rivendica anche l’apertura del centro soggiorno per anziani in località Carmine , la struttura lamenta Gabriele Frisa portavoce del movimento è costata più di 15 milioni di euro e risulta tutt’ora chiuso e abbandonato. “I fatti dicono che finora sono stati operati tantissimi tagli e investimenti prossimi allo zero. -comunica Frisa- Finora solo promesse.
Dove sono i 12 milioni di euro, comunque insufficienti, annunciato a gran voco a più riprese dal Direttore Generale Dott. Claudio D’Amario? Solo promesse che si sono rivelate bugie.
Il tempo delle chiacchiere deve finire. I cittadini del territorio vestino esigono fatti sono necessari investimenti strutturali per rilanciare l’ospedale S. Massimo”.
Il movimento anuncia anche un deciso “No” alla chiusura del punto nascite oltre all’apertura del centro soggiorno per anziani.

La portavoce del movimento ricorda come al governo regionale del Presidente Gianni Chiodi oggi è succeduta la coalizione con a capo il Presidente Luciano D’Alfonso che l’assessore alla sanità abruzzese è oggi Silvio Paolucci. “Il Direttore Generale della ASL di Pescara rimane sempre il Dott. Claudio D’amario. Se la politica dei tagli del duo Chiodi-D’Amario ha ucciso lentamente l’Ospedale di Penne, D’Alfonso e Paolucci ne realizzeranno il funerale -è il commento di Frisa- il taglio dei posti letto e la riduzione dei servizi vogliono dire meno diritto alla salute e meno occupazione. Il diritto alla salute, sancito dalla nostra costituzione art. 32, è stato minato alla base dalle politiche governative che devono rendicontare alle banche, nel mentre si continua a foraggiare la sanità privata attraverso convenzioni”.

Ricordando i tagli agli sprechi Frisa commenta “Qui si tagliano solo i diritti delle persone più deboli. Per anni sono stati spesi milioni di euro per opere faraoniche ed ora si vuol far pagare il conto della cattiva gestione del denaro pubblico ai cittadini più deboli“.

L’invito del movimento è rivolto a tutta la cittadinanza, le forze sociali, i sindaci del comprensorio a partecipare e a lavorare per la massima riuscita della manifestazione. “Perché -commenta Frisa- chi non ha il coraggio di ribellarsi non ha il diritto di lamentarsi”.

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