“Anziché lanciare delle boutade estive annunciando l’imminente demolizione, i neoeletti avrebbero dovuto parlare con sincerità ai cittadini – dice Testa – spiegando che i tempi della pubblica amministrazione sono lunghi e le procedure complesse, come è sempre stato e come sarà anche per l’ex Cofa. Proprio alla luce di questa considerazione si dovrebbe cercare di portare avanti rapidamente un programma di lavoro – prosegue Testa.
A questo proposito invito a prendere in considerazione l’ipotesi di recuperare l’accordo tra Regione, Provincia, Comune e Camera di commercio accantonato tra mille polemiche nei mesi scorsi, verificando ovviamente la disponibilità dell’ente camerale.
Un accordo, questo, da completare con una ipotesi progettuale, sanando i rilievi sollevati in passato e a condizione che si lavori con la massima trasparenza e monitorando l’iter.
Per la progettazione si potrebbe portare avanti una procedura di concorso internazionale in modo tale da puntare alla qualità e alla professionalità, evitando la babele delle opinioni che si sta aprendo in questi giorni”.
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