“Riteniamo quindi fondamentale dotare il Porto
di Pescara di uno strumento pianificatorio in grado di individuare la
strategia ambientalmente più sostenibile per dare risposte ai problemi
causati dalla diga foranea. -hanno aggiunto i consiglieri SEL- Dobbiamo innanzitutto chiarire, l’atto
approvato oggi in Consiglio comunale non è l’approvazione del PRP (che
spetta alla Regione Abruzzo), ma il protocollo d’intesa con l’autorità
marittima di Pescara che consente al Piano di proseguire il suo iter.
Iter
molto lungo iniziato con lo studio commissionato dall’allora
sottosegretario Nino Sospiri all’Anpa (oggi ISPRA) che ha prodotto 12
ipotesi, su una di questa è iniziata l’elaborazione del PRP. Il PRP vede la
luce nel 2008, avvia il percorso delle osservazioni, delle controdeduzioni e
della valutazione ambientale strategica. La Vas in aprile 2014 esprime
parere favorevole.
Quindi oggi l’amministrazione comunale ha l’onere di
far proseguire l’iter che porterà il PRP sul tavolo del Consiglio superiore
dei Lavori Pubblici del Ministero per il parere e le prescrizioni e poi per i
passaggi successivi. Il nostro voto favorevole significa che il PRP di
Pescara ci convince pienamente? Certo che no. Abbiamo molte
perplessità soprattutto in merito alla realizzazione della darsena dei
pescatori (opera eccessivamente cementificatoria che riteniamo oggi del
tutto superflua) e all’imboccatura del porto (che può creare problemi per
la sicurezza delle navi in uscita e rientro nel porto canale).
Sarà nostro
intento vigilare su tutto il percorso successivo e in particolare quando
l’Amministrazione comunale sarà impegnata nella progettazione e
realizzazione delle opere. Tutte le criticità, che sono emerse o che
emergeranno, dovranno senz’altro essere affrontate e approfondite in
sede di progettazione esecutiva, non solo per le necessarie autorizzazioni
del Genio civile e procedure di valutazione ambientale dei singoli
interventi, ma anche per il lavoro che in Comune si dovrà fare per la
progettazione e l’inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche.
In questa fase saremo in prima linea per ridurre l’impatto complessivo
dell’opera chiedendo lo stralcio del porto peschereccio e gli
approfondimenti necessari per superare le criticità dell’imboccatura del
canale d’ingressoâ€.