Il riconteggio permetterà di esentare eventuali sanzioni e interessi per il
ritardato pagamento a parziale modifica del Regolamento per la disciplina
dell’imposta municipale.
“Presentiamo un ordine del giorno che va a stabilire il giusto valore
commerciale dei terreni edificabili – ha detto il capogruppo de Il Popolo
di Chieti, Gianni Di Labio – oggi abbiamo una situazione drammatica.
Parecchi terreni che nel Piano di Servizio del 2008 erano agricoli, ora sono
identificati come edificabili. La valutazione del loro valore in quel periodo
secondo me è stata fatta in maniera semplice senza tenere presentii vari
elementi.
Quel valore della tassazione non aveva vincoli. Oggi circa 2 mila
cittadini si trovano a pagare tasse insostenibili. Oggi, in virtù di questa
tassazione, diversi cittadini si rivolgono al Comune chiedendo che i
terreni edificabili siano rivalutati come agricoli, questo comporta un
danno irreparabile per l’Ente.
Non potremo più recuperare questa area
ed avremo problemi per i prossimi 50 anni non avendo aree edificatorie.
Abbiamo individuato un indice di 1 euro per ogni 0,01 mq. Per stabilire i
valori non c’è un criterio ben preciso.
Stiamo parlando della città di Chieti
che è una via di Roma e non si può diversificare in questo modo. È vero
che il Comune di Chieti incasserà 800 mila euro in meno di tasse, ma noi
andiamo a salvaguardare gli sviluppi futuri della città. Dei valori sono stati
abbassati da 135 a 80 mila euro sulla base del nulla.
Sono grato al sindaco
che è venuto incontro ai cittadini, ma ci si deve basare su dei coefficienti.
Noi perdiamo la possibilità di ampliare lo sviluppo della nostra città.
Abbiamo dei cittadini che sono disperati, ci sono dei pensionati che
devono pagare tasse superiori alla loro pensione. Il rapporto tra cittadini
e territorio è già ben oltre quello che dovrebbe prevedere il Piano
Regolatore. Bisogna ragionare sui comparti e levare tutti i vincoli.
Un
esempio è il Villaggio del Mediterraneo, quel Parco ha già messo tutto
quello che doveva mettere, ma il Comune stenta a riprenderselo. Questi
comparti sono stati fatti nel 2006, oggi la situazione è diversa, è più
stagnante.
Tutti i cittadini che sono coinvolti in questa situazione hanno
ereditato i terreni dai loro genitori, quindi non li hanno acquistati per fare
business, ma se li sono ritrovati con i sacrifici che hanno fatto i loro
genitori. Questo argomento verrà discusso nel prossimo Consiglio utileâ€.
“Non è facile lavorare su questo argomento – ha affermato il capogruppo
di Chieti per Chieti, Luigi Febo – perché è molto tecnico, ma è un primo
passo per far pagare ai nostri concittadini una tassa giusta. Noi faremo
un ordine del giorno che allega una Delibera che dovrà contenere un
atto deliberatorio a cui la Teateservizi si dovrà attenere.
Si vengono a
creare delle disomogeneità tra i vari cittadini. I comparti sono nati per un
vincolo di area metropolitana attrezzata, ma ora serve un ulteriore atto
che renda usufruibili quei terreni. Si è dovuta fare un’azione di interesse
collettivo, ma ora si deve fare un altro passo ed andare oltreâ€.
“Si deve valutare una situazione drammatica dell’aspetto urbanistico –
ha sottolineato il capogruppo di Chieti per Chieti, Alessandro Giardinelli
– negli anni le cose cambiano. In quattro anni questa amministrazione
non ha fatto niente sotto il profilo urbanistico.
Si è preferito danneggiare
la città facendo pagare una tassa alta non venendo incontro ai cittadini
invece di fare qualcosa per la cittàâ€.