In questa raccolta di poesie, l’Autore mette sottosopra Nietzsche e la visione della vita dionisiaca attraverso lo studio e l’analisi del mondo che lui stesso ha intorno. L’Autore osserva che oggi la vita dionisiaca perde sempre più di significato, riducendosi a essere semplicemente fine a se stessa: una vita senza obbiettivi, della quale non ci si sente parte integrante e dove qualsiasi mezzo di evasione proveniente dal “dire sì alla vita†resta solo un mero “mezzo di evasioneâ€. Il “si†non è affermativo e non porta ad un’ulteriore profondità che possa riflettersi nell’arte e nella creazione o nel semplice piacere[…]
Dalla prefazione di Marco Tabellione:
Legato ad una poesia concettuale e oggettiva, sempre alla ricerca di correlativi oggettivi che possano rilanciare il senso delle parole, quello di Margiovanni è un realismo nuovo, che mira a spostare il punto di vista sulla realtà per scoprirne altri inediti, e soprattutto scoprire significati plurimi, come accade, del resto, già a partire dal titolo di questa nuova silloge del poeta atriano, seconda alla raccolta Le punte del cerchio. Anche qui, nel titolo di questa seconda fatica, la figura ossimorica mira a ribaltare la visione del reale, per rivelarne i significati nascosti. Nella prima raccolta erano le punte impossibili del cerchio, qua è il dionisiaco, il vitalismo sfrenato del dio mitico dei greci, che si rovescia nel suo contrario, nella razionalità controllata, nel gesto logico e cerebrale. Sono le due nature dei versi di Margiovanni, apparentemente dimessi, quotidiani, controllati all’interno del cerchio protetto della logica, ma tuttavia inevitabilmente compromessi con l’universo di sogni e allucinazioni che ci portiamo dentro, nella sfera più profonda, e forse autentica, di noi. Così il dionisiaco è rovesciato, ma sempre dionisiaco resta.
Giampiero Margiovanni è nato ad Atri il 9 Aprile 1990.
Nel 2013 si laurea in Mediazione Linguistica e Comunicazione Interculturale all’Università “G. D’Annunzio†di Pescara.
Il Dionisiaco Rovesciato è la sua seconda raccolta di poesie.
Nel 2012 è tra i finalisti del Premio Penne con la sua opera prima Le punte del cerchio e si aggiudica, per due anni consecutivi (2012 e 2013), il secondo posto al Premio Giovani Autori Fondazione Pescarabruzzo.
Fa parte de Les Enfants Rouges, associazione culturale che opera maggiormente nel campo del teatro.