Così si è espresso in proposito il rappresentante del Pd, Alessandro
Marzoli: “Il Comune di Chieti è sull’orlo del dissesto finanziario.
La giunta
Di Primio ha avuto il coraggio di approvare un Bilancio che ha il parere
negativo dei revisori dei conti mettendo a rischio il futuro di intere
generazioni della nostra comunità con meno servizi, meno sport, meno
sociale e più tasse.
Di Primio fugge dalle responsabilità ed aumenta la
pressione fiscale. Abbiamo cercato di fare una protesta rumorosa per far
percepire ai cittadini quanto sia grave la situazione debitoria del Comune
di Chieti. Di Primio non può scappare dalle proprie responsabilità perché
non solo fa il sindaco da 4 anni ma è all’interno del Comune di Chieti con
diversi ruoli da 25 anni, quindi non deve scaricare le responsabilità su chi
lo ha precedutoâ€.
La giunta Di Primio sostiene che il Bilancio Consuntivo 2013 è eccezionale
rispetto agli anni passati in quanto il Bilancio Previsionale è stato
approvato solo il 29 novembre 2013 in Consiglio Comunale in
considerazione delle continue modifiche legislative nazionali; c’è stata
una riduzione dei trasferimenti statali (61%) in meno; dal 2009 al 2013 la
spesa corrente è stata ridotta di oltre 3 milioni di euro; in 4 anni sono
stati impiegati 33 milioni di euro per i lavori pubblici.
Per il sindaco e la
giunta queste sono le cose che non vanno della relazione dei revisori dei
conti che hanno dato parere negativo: per quanto riguarda i debiti fuori
bilancio l’Ente ha accantonato nel 2013 somme occorrenti per il
riconoscimento di debiti fuori bilancio ricoprendo anche quelli nei
confronti della Asm; per quanto riguarda i canoni concessori non
ricognitori non possono essere accertate somme dopo la conclusione
dell’esercizio; per il Servizio Idrico Integrato la risorsa di bilancio si
suddivide nel Peg in capitoli.
Nello specifico, uno riguardante
l’Acquedotto, 4,5 milioni di euro, e uno riguardante la fognatura, 2,8
milioni di euro, sommando le due cifre si ottengono 7,3 milioni di euro;
per quanto concerne il Fondo Svalutazione Crediti 2.016.905,92, ben
superiore agli obblighi di legge fissati in 761.956,92, con un
accantonamento maggiore effettuato di 1.254.949 euro, per far fronte ad
eventuali insussistenze delle entrate.
“Se noi abbiamo approvato questo Bilancio Consuntivo – ha affermato il
sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – non è merito del sindaco ma di chi
ha lavorato nel bene e nel male e vengono fuori dei risultati che sono il
frutto di una serie di dati. Era un Consuntivo difficile da approvare. Le
condizioni in cui ci siamo trovati ad operare, anche a livello nazionale,
erano improponibili.
Nei ringraziamenti mi riferisco a tutti gli assessori,
ma nello specifico all’assessore Melideo e al presidente della
Commissione De Lio. Il 2013 è stato l’anno più difficile per la gestione dei
tantissimi debiti che ci hanno lasciato, c’è una serie di atti giudiziari che
testimonia il modo in cui ci siamo ritrovati ad amministrare. Poi c’è una
serie di legislazioni confuse e senza criterio in tema finanza pubblica. Noi
Enti locali abbiamo subìto tagli per 13 milioni di euro. Le spese degli Enti
locali nella spesa pubblica incidono in maniera minima. Noi i sacrifici li
abbiamo fatti e li facciamo.
Si deve fare qualcosa per ridurre la spesa
pubblica, altrimenti i sacrifici dei cittadini non serviranno a nulla. Non
condividiamo il parere dei revisori dei conti che hanno commesso degli
errori. Il nostro Bilancio, nonostante i problemi, ha bisogno di mille
attenzioni, ma non vuol dire che dobbiamo avere un parere negativo. I
revisori dei conti avrebbero dovuto ricordare che noi Italia abbiamo avuto
il Bilancio a dicembre 2013.
Ad ottobre il Governo ci ha detto su quali
entrate potevamo contare, quindi solo ad ottobre abbiamo potuto
approvare il Bilancio di Previsione. Questo è un anno che è andato avanti
per dodicesimi, per anticipazioni. L’amministrazione chiude il Bilancio
Consuntivo con quasi 11 milioni di euro di avanzo. Ci sono stati negli ani
dei tagli ai trasferimenti, ad oggi il Comune di Chieti ha dovuto rinunciare
a 9,1 milioni di euro nei 4 esercizi. Fare il sindaco nel 2009 era diverso dal
fare il sindaco adesso. Abbiamo investito sulle scuole e in economia
nonostante le minori entrate.
Noi, rispetto all’attuale opposizione,
abbiamo investito di più sulla Pubblica Istruzione, abbiamo aumentato i
servizi nei confronti delle famiglie e dei cittadini e lo abbiamo fatto senza
mettere loto le mani in tasca. Sulle manifestazioni abbiamo risparmiato il
30%. Non so cosa si ricorderà della nostra amministrazione, ma la gente
che c’era a San Giustino per la Settimana Mozartiana denota che questo
non è solo un evento di Chieti dato che c’erano persone che parlavano
tedesco e inglese. In una città dove manca l’essenziale quei 10 milioni di
euro sono serviti per quelle cose essenziali e per fare cose più belle.
Rispetto al 2012, in un solo anno, i residui sono stati ridotti di quasi 13
milioni di euro e 12,6 milioni di euro e sono stati cancellati i residui
passivi. Continueremo su questa strada per sanificare il Bilancio da voci
che sono insignificanti. Io penso che il Bilancio abbia un sacco di
problemi, ma non si può che dire che non meritavamo il parere
favorevole da parte dei revisori dei contiâ€.
Così il sindaco Di Primio ha commentato il gesto dei rappresentanti
dell’opposizione che hanno mostrato i boxer: “Diciamo a questi
avventurieri delle mutande che noi non rischiamo il dissesto ma abbiamo
delle disponibilità.
Se c’è qualcuno in mutande è il centrosinistra
della città di Chieti che è privo di idee. L’unica cosa che possono fare
è quella di mostrare le mutande perché è lo stato in cui si trova il Pd
ed il centrosinistra in generale.
L’esempio di ieri è l’immaturità del
centrosinistra che non può governare questa città che ha bisogno di gente
seria che fa le cose per passione e non per interesse, 22 a 9 penso che sia
un risultato significativo. Sono convinto che abbiamo dato una grande
prova di compattezza e di attaccamento a questa città, se non avessero
notato questa cosa i consiglieri non avrebbero votato questo Bilancio.
Nel
2015 loro partiranno con le mutande in mano e noi con le idee chiare per
fare qualcosa per la città di Chietiâ€.