I Carabinieri
della Stazione di Guardiagrele li hanno rintracciati in paese dopo che
dei passanti avevano chiamato il 112 pensando che ci fosse una rissa
tra giovani in via Roma.
In realtà, come hanno poi accertato gli uomini
dell’Arma al loro arrivo, i due malviventi avevano fermato il 30enne
mentre camminava, da solo, a piedi e gli avevano intimato di consegnare
il proprio portafogli.
La vittima però si era opposta vivamente alle loro
minacce e tra i tre era scaturita un acceso parapiglia durante il quale il più
piccolo dei due arrestati, prima di fuggire a mani vuote, gli aveva sferrato
un pugno in pieno volto. All’arrivo dei Carabinieri i due rapinatori si erano
già dileguati per il paese ma ai Carabinieri della Stazione di Guardiagrele,
che li conoscevano molto bene, è bastato poco per capire che erano
loro gli autori della tentata rapina.
I militari, dopo aver ricostruito tutta
la vicenda, si sono messi sulle loro tracce riuscendo in breve tempo ad
individuarli mentre si aggiravano a piedi per il centro abitato. Al momento
del loro fermo i due malviventi, mentre venivano condotti in caserma,
hanno proferito, nei confronti degli uomini dell’Arma, parole offensive e
minacciose che hanno fatto scattare, nei loro confronti, anche l’accusa
di Minaccia a Pubblico. Il 30enne, a seguito del pugno ricevuto, è stato
invece accompagnato presso il pronto soccorso dell’ospedale civile di
Guardiagrele dove è stato medicato e giudicato guaribile in 5 giorni.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria il 27enne è stato posto agli
arresti domiciliari mentre il minorenne è stato affidato ad una comunità
educativa di Montesilvano da dove, peraltro, si era allontanato nei
giorni scorsi.