L’attivita’ investigativa, coordinata dal procuratore della Repubblica Fausto Cardella e dai sostituti Antonietta Picardi e David Mancini, e’ stata svolta, congiuntamente, dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza e dalla squadra mobile della questura di l’Aquila.
Tra le 5 misure cautelari che stanno eseguendo la polizia di stato e la guardia di finanza de L’Aquila nelle citta’ di Chieti, Rieti e Roma nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili dei reati di corruzione, falsita’ ideologica, distruzione di atti, uso di atti falsi, turbativa d’asta, emissioni di fatture per operazioni inesistenti e millantato credito, vi e’ anche l’ex vice commissario per la ricostruzione dell’Aquila.
Le persone finite in carcere nell’ambito dell’operazione per un presunto giro di corruzione, falso, turbativa d asta, millantato credito e emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti nell’ambito della ricostruzione del patrimonio artistico religioso sono, secondo quanto si apprende, M.N. V. e A. M. Quest’ultima funzionario dipendente della Direzione regionale dei Beni culturali e paesaggistici per l’Abruzzo. Ai domiciliari e’ finito L. M., ex direttore generale dei Beni culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo, gia’ vice commissario alla ricostruzione post-terremoto per i beni culturali; P. C. e G. R., indagato per millantato credito.
Filmato il versamento di una tangente
Sono in corso una ventina di perquisizioni in tutta Italia nell’ ambito dell’inchiesta che ha portato ai cinque provvedimenti all’Aquila nell’ ambito della ricostruzione del paatrimonio artistico. Secondo quanto si apprende, hli investigatori hanno in mano diverse intercettazioni telefoniche e ambientali oltre a filmati. In un caso verrebbe testimoniata la dazione di una tangente dell’1% sui 19 milioni necessari per la ricostruzione, quella della chiesa di Santa Maria Paganica.