Lo studio mette oltretutto in evidenza come la performance
positiva ottenuta dalle imprese compensi, se possibile con gli interessi, l’ulteriore restrizione dei
cordoni della borsa manifestata verso le famiglie: colpite, al contrario, da un saldo negativo di 54
milioni di euro. In termini percentuali, il buon risultato ottenuto dalle imprese, si traduce in un
incremento medio del 2,03%, contro un aumento medio nazionale dell’1,90%.
Sul piano territoriale, la riapertura dei rubinetti da parte delle banche presenta un andamento
fortemente contraddittorio tra le quattro province. Se infatti, dopo anni di “vacche magre†e di
record negativi su record negativi accumulati, è proprio il territorio più industrializzato della
regione, il Chietino, a beneficiare dell’aumento più rilevante (+190 milioni di euro; +4,08%), con
altre due province (Teramo e L’Aquila) capaci di segnare andamenti positivi rilevanti (+87; +50), è
il solo Pescarese a rappresentare in questo quadro l’anomalia negativa (-20 milioni di euro).
«Dopo due anni di restrizione – commenta il curatore della ricerca – arriva un primo segnale
positivo, che finalmente dà una boccata di ossigeno al sistema produttivo. Un settore che ha
navigato sin qui nelle acque agitate della recessione, segnando risultati peggiori di quelli nazionali,
già di per sé negativi. In generale, l’incremento percentuale complessivo è stato dell’1,07â€, contro
un valore nazionale di 1,01%».
Conferma invece la propria tendenza positiva, in linea del resto con i mesi precedenti,
l’andamento di depositi e risparmio postale, che hanno registrato, sempre nei primi tre mesi
dell’anno un incremento di 67 milioni di euro. Anche in questo caso meglio dell’andamento medio
nazionale.
Credito alle imprese, Di Costanzo: banche e Regione sostengano la ripresa
Occorre sostenere con azioni concrete i piccoli segni di ripresa del credito che
si intravvedono, e che rappresentano un indubbio segnale positivo nei confronti del mondo
dell’impresa.
Lo chiede il direttore regionale della Cna abruzzese, Graziano Di Costanzo,
commentando l’analisi realizzata da Aldo Ronci sull’andamento del credito nei primi tre mesi del
2014.
Al sistema bancario, spesso destinatario di polemiche da parte del mondo imprenditoriale,
Di Costanzo rivolge l’invito ad assecondare la ripresa: «Oltretutto, solo pochi giorni fa la Bce, la
Banca centrale europea, ha immesso nel cuore del sistema bancario continentale una iniezione
di liquidità impressionante, 400 miliardi di euro. Non c’è davvero più alcuna ragione, dunque,
per non aiutare la ripresa, che non deve trasformarsi in un fuoco di paglia, dopo anni durissimi di
recessione».
Di Costanzo, poi, si rivolge al nuovo governo regionale in via di formazione: «In campagna
elettorale è stato lo stesso D’Alfonso a evocare una decisa politica di sostegno all’accesso al
credito delle imprese attraverso i confidi. Gli chiediamo ora coerenza con questa indicazione, e di
proseguire nella strada che la giunta Chiodi ha avviato, con convinzione, nell’ultimo tratto della
sua esperienza di governo. Va detto, però, che la tranche di quasi 12 miliardi di euro destinati ai
confidi, individuati nel 2013 con i fondi Fas, ancora non sono stati erogati. Ecco, se ci sono segnali
immediati da dare, è invertire decisamente la tendenza ai tempi lunghissimi».