Nella relazione pubblicata anche sul sito del movimento http://www.forzanuovapescara.net e sui social network, a disposizione di tutti i cittadini diversi sono i paragrafi, qui sotto elencati nel dettaglio:
1) Rischio sanitario diretto, dovuto alla pesca incontrollata sull’asta fluviale e connesso consumo umano di materiale ittico;
2) Rischio di aumento dell’incidenza della carica inquinante in concomitanza con le secche estive;
3) Rischio di incendi e conseguenti aereo dispersioni di sostanze pericolose.
«Quattordici pagine che identificano e sintetizzano in maniera accessibile sia criticità che interventi necessari per delimitare i danni da inquinamento su balneazione, pesca, igiene pubblica ed agricoltura.
Interventi secchi, indifferibili e precisi che il prossimo sindaco di Montesilvano -ribadisce Marco Forconi coordinatore di Forza Nuova- qualunque esso sia, dovrà attuare, soprattutto in considerazione della imminente stagione estiva».
In particolare Forza Nuova suggerisce alcuni interventi già preannunciati nella conferenza stampa che aveva a tema proprio lo stato del Saline.
– vietare la pesca a scopo cautelativo, nel tratto descritto, attraverso un’ Ordinanza Sindacale.
– a tutela degli avventori e turisti, un’ indagine settimanale costante sui livelli CSR (concentrazione soglia di rischio) degli analiti SIN/SIR inorganici e una valutazione quindicinale dei livelli di contaminanti e patogeni organici, almeno per tutta la durata del periodo estivo, o in alternativa, il divieto di balneazione, e relativa vigilanza, per un raggio a sud della foce (territorio di Montesilvano) di almeno 2 chilometri.
– eliminare la presenza di accampamenti abusivi sul Fiume attraverso un attività di vigilanza astringente, di realizzare una campagna informativa rivolta agli agricoltori locali per dissuaderli dall’incendiare sterpaglie e sfalci delle potature e, infine, di informare le locali Forze dei Vigili Del Fuoco e Protezione Civile di tale potenziale rischio.
– installare barriere stradali in cemento armato, New Jersey, ostruendo l’ ingresso a qualsiasi tipo di veicolo.
«E non è certamente riclassificando il sito da SIR (sito di interesse regionale) a SIN (sito di interesse nazionale), come fu fatto inizialmente, che si risolveranno i problemi legati all’inquinamento della discarica lineare più lunga d’Europa -afferma infine Marco Forconi- Nessuno può e deve lavarsene le mani, soprattutto il sindaco, che è la più alta autorità ambientale territoriale deputata alla salvaguardia della salute pubblica».