«Appena insediati, infatti, meno di due anni fa -ha continuato Ruggero- ci siamo ritrovati da un lato una situazione medievale sui rifiuti e dall’altro lato un contratto sul servizio di raccolta rifiuti da oltre 30 milioni di euro che avrebbe portato al crollo delle casse comunali e ad un aumento vertiginoso della tassa sui rifiuti.
Mai avremmo permesso che i costi enormi di tale situazione si potessero scaricare sui montesilvanesi. Noi abbiamo stoppato tutto, fatto un altro bando ed aggiudicato lo stesso, facendo risparmiare ai montesilvanesi circa 12 milioni di euro (su cui anche il Tar ci ha dato ragione) e garantendo i posti di lavoro di tutti dipendenti dell’Ecoemme riassorbiti dalla nuova ditta».
«Adesso», conclude Ruggero, «è davvero surreale che chi ha portato la città all’anno zero sui rifiuti si voglia candidare a risolvere tutti i problemi legati al settore. Tanto surreale quanto poco credibile.
Le segnalazioni di alcuni disservizi sul territorio, che abbiamo raccolto e che riporteremo all’attenzione dei dirigenti di settore, verranno superate dal 9 giugno, se i cittadini me ne daranno l’opportunità, attraverso una fortissima azione di controllo del servizio a partire dalla corretta ubicazione e presenza dei cassonetti sul territorio, così come previsto dal bando.
Una attività che avevamo cominciato a fare ma che l’azione dei 13 irresponsabili ha bruscamente interrotto il 20 febbraio scorso».