giovedì , 21 Novembre 2024

Rotaie dinamiche: Strategie per la mobilità ferroviaria e la centralità di Giulianova

Obiettivo dell’incontro era quello di riunire attorno a un tavolo amministratori e tecnici per

discutere di quella che è senza dubbio una componente fondamentale nelle catene

logistiche multimodali per il trasporto passeggeri e merci sotto numerosi punti di

vista.

“E’ stata l’occasione – precisa meglio in merito Luciano Monticelli – per fornire un

contributo di chiarezza e di possibili orientamenti. L’idea è ovviamente quella di mettere

al centro del dibattito le città e l’importanza di nuovi investimenti, politiche e servizi per la

mobilità ferroviaria”.

All’incontro­dibattito hanno partecipato, oltre al candidato al Consiglio regionale

d’Abruzzo, Francesco Mastromauro, sindaco della città di Giulianova, Tino Di

Cicco, segretario di FederConsumatori Abruzzo, Maurizio Gentile, responsabile

della Direzione Investimenti di Rfi ­ Rete Ferroviaria Italiana e Luciano D’Alfonso,

candidato alla presidenza della Regione Abruzzo. Ha moderato l’incontro Renzo Re.

“Il potenziamento della rete ferroviaria – continua Monticelli – può rappresentare la chiave

di volta per lo sviluppo sociale, infrastrutturale ed economico della nostra regione e,

in questo senso, molto ancora può e deve essere fatto.
In Abruzzo esistono piccole linee

ferroviarie che attendono un consistente rilancio e altre che, seppur smantellate, non sono

decadute nel ricordo e nella voglia della gente di rivederle attive. Costruiamo insieme un

sistema migliore”.

Dello stesso avviso tutti i partecipanti alla tavola rotonda, che hanno concordato sulla

necessità di una nuova classe dirigente in grado di ridare un ruolo e un futuro alla

direttrice adriatica.

“La richiesta che facciamo – è stato sottolineato – è quella di ridare lustro e

di investire nell’offerta. La Regione gioca da questo punto di vista un ruolo

fondamentale: è necessario fare un salto in avanti. Non servono interventi grandi,

ma razionali e l’ente Regione deve iniziare a pianificare e a portare sul tavolo scelte

mirate. Bastano piccoli interventi infrastrutturali e una gestione più razionale. È ora

di scendere in campo e di impostare maggiori competenze”.

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