« Per tali motivi -continua Anelli- abbiamo accettato l’invito e abbiamo delegato Cristhian di Carlo a partecipare al
dibattito. Oltre ad essere contenti dell’ottima performance del nostro attivista abbiamo scoperto che tale
iniziativa è stata contestata dall’ex Assessore della provincia di Pescara, nonché candidato di Forza Italia alle
comunali, dimostrando poca amalgama in casa loro».
Anelli poi rivela come sul profilo Facebook di Aurelio Cilli ci sia stato un battibecco Cilli postando il trafiletto di un quotidiano che annunciava l’incontro in piazza aveva commentato «Io non mi sento rappresentato come Forza Italia di certo da chi salirà su quel palco il mio partito non può permettere questo!!!!
Oltretutto Essere rappresentati da sbandieratori (politici) non mi appartiene !!!».
A questa dichiarazione erano seguite critiche di Manola Musa «i senti rappresentato solo da te stesso (fortunatamente)…così come ognuno di noi rappresenta se stesso, seppur candidati nello stesso partito! Saresti stato un ottimo sindaco…per te stesso…ma purtroppo per te…abbiamo scelto Maragno!!! Buona domenica!».
A Manola Musa ha fatto eco Anthony Aliano «Sei l’esempio vivente della attuale politica italiana dipietrista (nel senso culturale) ed è per questo che ti voglio bene..non sai quanta tenerezza..».
Anelli commentando lo scontro interno ha dichiarato «capendo solo adesso come mai solo adesso il centrodestra
abbia presentato con tanto ritardo il proprio candidato a Sindaco. Infatti, dallo scontro poco “politicoâ€, è
emerso che non si fidano l’uno dell’altro aggredendosi con accuse pesanti che preannunciano un futuro
regolamento di conti, dimostrando di non aver imparato la lezione da Di Mattia.
Infatti, Maragno sta
perpetrando lo stesso errore dell’ex sindaco -è l’analisi di Anelli- imbarcando i suoi potenziali sicari politici.
Come può tale coalizione, non coesa, garantire un governo di 5 anni? Maragno sarà in grado di gestire una
situazione così pericolosa? E’ come avere una bomba a mano senza sicura. Più che ad un finanziere
avrebbero dovuto affidarsi ad un artificiere.
Comprendiamo solo adesso il motivo per cui la nomina a candidato sindaco di Maragno sia stata imposta
dal coordinatore regionale di Forza Italia anziché essere espressione di una scelta condivisa del partito
cittadino. Aliano anziché organizzare un confronto con gli altri candidati consiglieri avrebbe dovuto
convocare in piazza i suoi colleghi di lista per risolvere le diatribe interne. Lì sì che i cittadini avrebbero
pagato il biglietto».
Il partito cittadino di Forza Italia secondo il M5S è imploso ancor prima del 25 Maggio «Montesilvano ha bisogno di
un’amministrazione coesa e di marinai, come noi, che remano tutti nella stessa direzione. -ha concluso poi Anelli-
Ribadisco quanto detto più volte nei confronti in televisione: destra e sinistra sono la stessa cosa, stessi vizi
ed uguali colpe. Devono pagare per i danni inflitti alla città! ».