giovedì , 21 Novembre 2024

Project Financing per realizzare il Tempio Crematorio

Si tratta, in termini burocratici, di una “Proposta per la realizzazione di un tempio crematorio presso il cimitero di Città Sant’Angelo con procedura di project Financing (ai sensi dell’art. 153, co. 16 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.)” Il progetto preliminare è stato redatto dalla società di ingegneria landBAU s.r.l. di Chieti, a cura degli architetti Marco Berardinucci, Letizia Mancini, Gianluca Mezzanotte e Massimiliano Nerone.

Il Progetto Preliminare per il nuovo Impianto Crematorio prevede la realizzazione di una struttura concepita a cellule indipendenti di diversa entità che non superano mai i 5,5 m di altezza, per creare meno impatto possibile con l’ambiente circostante. Questa struttura a grappolo è collegata da un asse comune che funziona anche come spina dorsale dell’impianto urbanistico principale, sulla quale si aprono gli ambienti a verde attrezzato concepiti come parte integrante dell’intera progettazione.

Secondo il documento che descrive il “Concept di Progetto”, alla base dell’intera progettazione c’è “il concetto di pieno e vuoto, di luce e ombra. Si vuole mettere in evidenza il contatto con l’ambiente circostante e la necessità di “umanizzare” una tipologia costruttiva che attiene più al Tempio, nel senso di partecipazione ad un rito, che piuttosto voler costruire un impianto tecnologico come un termo-valorizzatore o un inceneritore. L’idea di un asse trasparente che funziona da percorso non solo distributivo ma anche da filtro con l’ambiente esterno serve per ribadire il concetto di tempo, di trascorso, di mutevolezza degli eventi. Il percorso scandisce le fasi del rito: accoglienza, commiato, cremazione, consegna delle urne, inoltre collega anche visivamente la consegna delle urne cinerarie al giardino della rimembranza, luogo dell’ultimo saluto ma anche del ricordo”.

Si distingue quindi un’area più funzionale dove sono inserite le cellule strutturali del forno crematorio, dei depositi, degli uffici e servizi del personale con viabilità ed ingressi separati e un’area riservata ai riti e all’accoglimento dei dolenti che è a stretto contatto con il giardino delle rimembranze.

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