Questa imposta fa sapere Raneri per la prima volta andrà a gravare anche sulle tasche degli inquilini con la componente Tasi, la Tassa sui Servizi Indivisibili.
“La proposta indecente -continua il Presidente della Commissione Comunale Finanze a Pescara- avanzata dall’attuale maggioranza ha dell’incredibile: suddividere la Tasi per il 70% tra il possessore dell’immobile e per il 30% tra il detentoreâ€.
Così Renato Ranieri che è anche candidato al Consiglio Comunale con la lista “Liberali, Centro Democratico e Popolari per Pescaraâ€, in appoggio a Marco Alessandrini, critica aspramente la decisione di portare Aula il prossimo 20 maggio la delibera sulla Iuc e sulle sue componenti Tari e Tasi.
“Siamo di fronte a un atto politico illegittimo – spiega Ranieri – tra l’altro perpetuato a pochi giorni dalle elezioni amministrative. E’ dal 1° gennaio che è entrata in vigore la nuova normativa nazionale sulla Iuc. Questa maggioranza avrebbe potuto disciplinare e istituire il regolamento Iuc a suo tempo, provvedendo anche ad approvare il bilancio di previsione.
Avremmo avuto il tempo e la calma di discutere la delibera in Consiglio Comunale, senza la fretta scaturita dalle elezioni imminenti. Invece da gennaio ad oggi è stato perso solo tempo. Siamo arrivati a pochi giorni dalle elezioni a doverci misurare con un fatto compiuto, con la maggioranza che non ha più i numeri per governare, ma di fatto ci obbliga ad approvare un atto fondamentale che va a gravare su migliaia di famiglie.
La commissione si è riunita oggi e, seppur convocata nei tempi e nei modi opportuni, nessuno della maggioranza si è presentato, compreso l’assessore Filippello. Solo al momento del voto, hanno votato in sostituzione degli assenti gli unici che per caso si trovavano làâ€.
In base alla nuova disciplina, i cittadini il 16 giugno dovranno pagare l’Imu e la Tasi, mentre il 31 luglio dovranno sborsare altri soldi per la Tari, calcolata nella misura del 60% della vecchia Tares.
“In particolare con la componente Tasi – sottolinea Renato Ranieri – le famiglie in affitto subiranno un nuovo aumento delle tasse, poiché è stato deciso arbitrariamente che gli inquilini dovranno pagare il 30% della nuova imposta, mentre il 70% spetterà ai proprietari delle case.
Non capisco da chi sia stata decisa questa ripartizione, visto che la legge prevede per gli inquilini una misura compresa tra il 10 e il 30 per cento dell’ammontare complessivo della Tasi, da disciplinare in base al regolamento comunale.
In questo momento storico delicato, il 30% è un contributo troppo alto da chiedere alle famiglie, agli studenti che condividono un appartamento in affitto e a chi gestisce un’attività commerciale che già ha dovuto subire l’aumento della tassa sui rifiuti, gli affitti alle stelle e la crisi dei consumiâ€.