I provvedimenti restrittivi sono stati emessi
dal Giudice per le indagini preliminari, Caterina Salusti, su richiesta del
Pubblico Ministero Giancarlo Ciani che ha coordinato le indagini svolte
dagli uomini dell’Arma.
In manette, con l’accusa di detenzione e spaccio
di sostanze stupefacenti, sono finiti: D.R.R. di 59 anni; B.M. di 26 anni;
B.V. di 31 anni; C. A. di 26 anni, incensurata; B. M. di 30 anni, incensurato.
Con loro sono stati tratti in arresto anche: D.B.P. di 44 anni e D.P.N. di 23
anni. I militari hanno stimato che l’illecita attività fruttava agli arrestati un
introito di circa 10mila euro mensili.
Le indagini, iniziate nel Luglio 2013,
sono state eseguite con l’ausilio di mezzi tecnici e intercettazioni
ambientali che hanno permesso di filmare e ricostruire nel dettaglio le
modalità con cui veniva venduta la droga. L’acquisto dello stupefacente
era possibile solo su ordinazione ed avveniva in un’abitazione di Vasto
dove risiedevano gli arrestati e all’interno della quale si poteva accedere
mediante segnali convenzionali.
Con il passare dei mesi gli investigatori
hanno potuto osservare come gli abitanti della casa, malgrado non
avessero un impiego stabile, grazie ai proventi della vendita di cocaina,
eroina ed hashish, che avveniva a tutte le ore del giorno e della notte,
sono stati in grado di affrontare spese considerevoli per la
ristrutturazione, interna ed esterna, della loro abitazione, dimostrando
quindi una disponibilità di denaro difficilmente giustificabile.
Nel corso
dell’attività gli uomini dell’Arma hanno tratto in arresto 2 degli indagati
per detenzione di sostanze stupefacenti e sequestrato 4 autovetture
utilizzate dai malviventi per svolgere la loro illecita attività. Segnalate 30
persone ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/90 e recuperati oltre 500 grammi
di sostanza stupefacente.