La dichiarazione risponde alle critiche mosse al progetto di fusione, da Alessandrini, dal sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito e da quello di Città Sant’Angelo Gabriele Florindi.
«Così come gli 80 euro di Renzi non risolveranno i problemi economici di molte famiglie, ma intanto rappresentano un inizio, allo stesso modo il progetto di fusione dei tre comuni segna un primo tangibile passo di un percorso verso l’abbattimento di spese inutili e il recupero di notevoli risorse da investire per il futuro.
Sono circa 20 anni – prosegue la nota – che si parla di patti tra sindaci senza che essi producano concreti risultati, mentre oggi con questo referendum abbiamo finalmente l’occasione di procedere in avanti. Iniziamo intanto da questi tre comuni, senza abbandonarci ad inutili polemiche – conclude la nota – per poi in futuro pensare ad un’area che potrebbe includere non solo Città Sant’Angelo e Ortona, ma anche San Giovanni Teatino e Francavilla».