giovedì , 21 Novembre 2024

M5S: Resoconto sulla Cultura in città

Il M5S in una nota annuncia come siano state tante le proposte sulla

programmazione culturale.
Oltre alle tantissime associazioni cittadine intervenute, è stato ospite dell’incontro Piero Mazzocchetti, con lui il Movimento ha aperto un dibattito incentrato sulla Scuola Civica di Musica “facendo

anche un confronto tra le rette delle accademie private e quelle altresì altre della scuola

Civica.
La nostra proposta -annunciano i coordinatori pentastellati-è quella di mettere un tetto massimo agli stipendi degli insegnanti pari

a quello che prendono tutti i docenti che operano nel settore pubblico, e non superiore, per

abbattere notevolmente la retta, che ora si attesta sui 75€ come nelle scuole private”.
Con Piero Mazzocchetti il Movimento 5 stelle ha aperto un dialogo basandosi sula visione del cantante di un possibile panorama culturale a Montesilvano. Il cantante ha proposto un “brand Montesilvano” che riesca a superare i confini nazionali.

Nell’incontro si è parlato anche di come le varie associazioni vedrebbero i luoghi della

cultura e le manifestazioni a Montesilvano.
“Un confronto sereno e limpido sulle problematiche e

potenzialità in un incontro gremito di persone. Non ci aspettavamo tanta partecipazione su un

incontro culturale. -commentano i coordinatori Cinque Stelle-

È chiaro: Montesilvano può ripartire anche dalla cultura!

Dopo decenni di “cultura tele-nazionale dell’apparire”, siamo convinti sia necessario

intraprendere un percorso di convalescenza e risanamento culturale non indifferente. In questo

senso un programma culturale dovrebbe essere più simile ad una “cura” che ad un percorso

ricreativo. Ci hanno abituato alla cultura come mero svago, come evento ed intrattenimento per

non pensare.

Crediamo che la cultura possa e debba essere anche senz’altro intrattenimento ma anche e

soprattutto riflessione ed istruzione. Lo scopo di un programma culturale dovrebbe essere quello

di accrescere le capacità riflessive e critiche di un popolo rendendolo capace di scegliere,

distinguere il bello dal brutto, il marcio dal sano, l’onesto dal disonesto. Se ad esempio il compito

dell’arte è quello di avvicinare le persone alla “bellezza”, indirettamente bellezza significherà

“onestà”.In sintesi la cultura è la tutela della libertà di un popolo, e noi che siamo “populisti” e al
popolo ci teniamo, non possiamo dargli solo zuccherini. E’ inoltre

importante avere una visione della cultura come valore collettivo.

Elemento primario è la partecipazione della cittadinanza che va

costruita, promossa, alimentata, rispettata. Cultura vuol dire anche diritto all’informazione e alla

comunicazione da garantire e salvaguardare. Infine crediamo essenziale il ruolo della scuola

pubblica nei processi di sviluppo delle persone e della comunità”.

I luoghi della cultura

Per il Movimento 5 Stelle è assolutamente importante non costruire più nulla.
Almeno per ora spiegano poi meglio nella nota.
“L’idea semmai è quella di

rivalutare. La cultura è fatta dagli uomini non dal cemento!

Il teatro è veramente lo specchio profondo del Tempo (…) E allora bisogna ricominciare con

semplicità e realismo, piccoli passi ma determinati, grande apertura, ma non qualunquismo,

inizio di una rete di teatri differenti, ma che abbiano la stessa vocazione di fondo: teatro tra la

gente, ma non per il consenso strumentale e acritico della gente.

Riteniamo che il prossimo consiglio comunale deve farsi carico inizialmente di un grande

investimento nella struttura di cui è proprietaria, il Palacongressi, -propongono i grillini- (la cui convenzione scade

quest’anno) innescando il rinnovamento culturale della città.

Il Palcongressi è il luogo ideale quale spazio polivalente, non il suo complesso nella sua totalità,

ma una piccola parte riferita ad una sala da 200 posti al massimo e del suo intorno (due sale da

70 mq).

Naturalmente la gestione dello “spazio polivalente” non può essere improvvisata ma necessita di

un Regolamento e di un Organizzazione. Siccome abbiamo parlato di “intelligenza collettiva”,

tutti coloro che operano o che vogliono essere coinvolte in questo progetto devono farsi avanti,

perché soltanto con il coinvolgimento delle realtà locali questo progetto può prendere forma.

Siccome abbiamo parlato dei “luoghi della cultura”, possiamo inserire altre strutture di proprietà

comunale a costi bassissimi:

• i due edifici laterali piano terra di Villa Falini, posto su C.so Umberto e facilmente accessibile

con un ampio spazio verde intorno, in cui si possono fare iniziative d’estate;

• edifici al primo piano del centro sportivo Trisi;

• riprendersi l’ex-mattatoio comunale di via Nilo.

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